Maze gohan con salmone

Lo spunto per questa ricetta l'ho trovata nel bellissimo libro di cucina del bravissimo Chef Hiro: "Washoku. L'arte della cucina giapponese". Come spiega lui, maze significa amalgamare e gohan riso.
Ho aumentato le dosi, raddoppiandole, desiderando ottenere un piatto unico, senza aggiunta di altre pietanze come solitamente si fa in Giappone.
Per il gohan (riso) ho pesato 200 g di riso, 300 ml di acqua e fatto cuocere nella pentola apposita.

Ingredienti
per il condimento
  • 15 g mirin
  • 15 g salsa di soia
per il maze gohan
  • 240 g di salmone fresco
  • riso
  • 8 foglie di shiso 
  • sale omesso
per la finitura
  • semi di sesamo bianchi tostati
Togliere la pelle al salmone e tagliarlo a pezzi di circa due centimetri.
Infilarlo in due stecchini e cuocerlo alla piastra, in entrambi i lati, per circa 10 minuti. Io ho usato una padella antiaderente.


A cottura avvenuta, spennellare il salmone da tutti i lati con il condimento, poi versare il resto nella padella e lasciare caramellare.
Togliere il salmone dagli stecchini e condire il riso insieme alle foglie di shiso tagliate a striscioline. Mescolare delicatamente e sistemare in due ciotole. Cospargere con semi di sesamo bianco leggermente tostati in padella.

Commenti

  1. Confermo che "maze" (forma contratta del verbo mazeru) significa "amalgamare/mescolare".
    Ottima pietanza cara Socia, lo so che è buono! Oltretutto è un buon modo per utilizzare il tuo sisho ;-)
    Baci

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