Quanti modi di fare e rifare: Ravioli della Val Pusteria (krapfen)


Con questa ricetta siamo arrivati all'ultima pietanza del meraviglioso menù 2018 della Cuochina! Quante stupende ricette abbiamo preparato insieme? Una più buona dell'altra!
In gennaio inizieremo un altro bellissimo menù per il 2019, composto da ricette giapponesi e norvegesi!

Dopo nove anni consecutivi di quanti modi di fare e rifare, dopo tantissime ricette, condivisioni, bellissime esperienze culinarie e non solo, Cuochina, Anna e Ornella, come sempre, ringraziano tantissimo le amiche che ci hanno seguite, ci seguono e continueranno a farlo anche per il prossimo entusiasmante menù!

Ma torniamo alla ricetta odierna per Quanti modi di fare e rifare:
Ravioli della Val Pusteria (Turteln). Come per tutte le ricette del menù che stiamo per completare, anche questa proviene dal meraviglioso libro “ le Ricette Regionali Italiane” edito da Solares".
Questi ravioli, come viene spiegato, in versione "Turteln" sono fritti, mentre quelli bolliti che ho preparato io vengono chiamati "krapfen". 
Ho variato il ripieno della ricetta soprattutto perché gli spinaci non sono molto amati da mio marito..e ho sostituito con un cavolo verde "grønnkål" molto usato qui in Norvegia, che non so come viene chiamato in Italia. Se si cerca in rete viene tradotto in cavolo nero ma grønn significa verde..ed è molto diverso dal cavolo nero che si trova in commercio qui, anche se molto raramente.
Comunque sia, ho usato questo tipo di cavolo.

Ingredienti per 3 persone, la mia versione
per la pasta
  • 250 g farina di segale
  • 1 uovo
  • latte q.b.
  • 15 g di burro
  • sale
per il ripieno
  • 300 g cavolo verde
  • sale
  • noce moscata al post del cumino
per condire
  • burro
  • pane grattugiato 
Iniziare col mondare, lavare e tagliare il cavolo.

Fare bollire un bicchiere di acqua, aggiungere sale e cuocere il cavolo. A cottura ultimata strizzare e mettere in una ciotola, grattugiare un po' di noce moscata e mescolare. Lasciare raffreddare.
Nel frattempo preparare la pasta. 
Versare la farina di segale sulla spianatoia, fare la fontana ed unire il sale, l’uovo e il burro ammorbidito a tocchetti. Mescolare gli ingredienti ed incorporare del latte, tanto quanto ne occorre per avere un impasto della consistenza di una normale pasta per tagliatelle. Lavorarla molto bene, poi con il matterello stendere una sfoglia sottile.
Ritagliare dei rettangoli di circa 5 x 10 cm e al centro mettere, come dice la Cuochina, una nocciolina di cavolo.

Ripiegare in due la sfoglia, premendo bene ai bordi per evitare che il ripieno fuoriesca durante la cottura e quindi rifilare i bordi con la rotellina dentata.

Cuocerli in acqua bollente salata e condirli con del pane grattugiato soffritto precedentemente in un poco di burro e abbondante burro fuso.

Dopo le feste natalizie, il 13 gennaio voleremo in Giappone per preparare la prima ricetta del  nuovo menù 2019: (Doughnut) Ciambelle di zucca, noci e tofu. Vi aspettiamo!

Ricordo che
da sfogliare, oppure da richiedere (vedere qui
e che ci possiamo incontrare su Facebook
e su twitter




Commenti

  1. Carissima, che bontà! Incuriositi da questo cavolo verde norvegese, potremmo provare con la nostrana verza... un abbraccio!
    Buona domenica e cogliamo l'occasione per augurarti buon Natale e sereno 2019.

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  2. Interessante..se fosse reperibile il cavolo che hai usato proverei a rifrla...vediamo!
    Buona domenica!

    RispondiElimina
  3. Devono essere squisiti anche col cavolo verde! Ah se si potesse provare tutto! Accidenti alle distanze! ;)
    Grazie a te per la collaborazione, come sempre: siamo forti!
    Un abbraccio

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  4. Eh si eh!!! Anche io adesso sono curiosa per questo cavolo! Devi spedire pacchetti di ravioli a tutte noi 😁

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