Flatbrød
Le giornate invernali sono lunghe e la luminosità non è delle migliori per fotografare. Se le estati norvegesi ci donano quasi 20 ore di luce al giorno, d'inverno siamo in compagnia del buio, non dico per altrettante ore, ma per molte. Stagione ideale per impastare e tenere la stufa accesa quando si ritorna a casa alla sera o nel fine settimana!
Questo pane ha un solo difetto: che non si smetterebbe più di sgranocchiarlo!
La ricetta è un miscuglio di tante, diciamo che l'ho costruita a gusto personale. Sembra un po' al nostro pane carasau ma molto più facile da preparare. Fra parentesi ho scritto gli ingredienti in lingua norvegese.
Ingredienti:
- 130 g di farina 0 (130 g hvetemel)
- 80 g di farina di segale macinata finemente (80 g siktet rug-mel)
- 40 g di farina di segale macinata grossolanamente (40 g sammalt rug-grov)
- 130-150 g di acqua (130-150 g vann)
- 5 g di sale (5 g salt)
- 1 cucchiaio di miele (ss honning)
Ho messo a scaldare l'acqua, dev'essere bella calda ma non bollente. Per la quantità bisogna regolarsi da quanto assorbe la farina, meglio iniziare con 130 grammi. Vi ho sciolto dentro il miele ed il sale poi ho aggiunto le farine. Ho mescolato un po' con il cucchiaio e successivamente a mano. L'impasto è un po' appiccicoso ma non importa, s'infarina un po', si raccoglie a palla dentro ad una ciotola, si copre con la pellicola e si lascia tutta la notte a riposare in un luogo fresco. Io lascio in cucina perché di notte non supera i 18 gradi.
La giornata seguente si divide l'impasto in pezzi da 20 grammi circa e col matterello si tirano delle sfoglie sottilissime, dello spessore simile a quello di un foglio da disegno, aiutandosi con la farina. Si cuociono in una padella antiaderente da entrambi i lati, facendo attenzione a non bruciarli.
La giornata seguente si divide l'impasto in pezzi da 20 grammi circa e col matterello si tirano delle sfoglie sottilissime, dello spessore simile a quello di un foglio da disegno, aiutandosi con la farina. Si cuociono in una padella antiaderente da entrambi i lati, facendo attenzione a non bruciarli.
Sembra un po' il pane carasau, come aspetto... è vero, è uno di quegli snack che ti fanno compagnia sempre. Guarda, anche qui c'è un tempo spettrale se ti può consolare! ;)
RispondiEliminaE qual è il modo migliore per gustarli? Seduti in poltrona vicino al camino, insieme a gente simpatica????
RispondiEliminaAspetta, che arrivo :))
Baci
Ottimo da sgranocchiare e' verissimo magari accompagnato da un buon formaggio spalmabile !!!!!
RispondiEliminaAccendi il camino vengo anch'io con Anna !!!!
Un bacione :-)))
Qui lo mangiano anche nelle zuppe ma io come te lo preferisco col formaggio spalmabile! Camino sempre acceso per te e Anna :-) Vi aspetto!!!
Eliminaadoro questi tipi di snack! Da provare al più presto...segno nella (lunghissima) lista delle ricette da provare :)
RispondiEliminaLo sai che non avevo capito che ti eri trasferita in Norvegia?
RispondiEliminaLì ci ho passato una meravigliosa estate, tra boschi e fiordi, a 12, dai miei zii, e ho un ricordo bellissimo di quei luoghi!
Questo pane è proprio da provare... bravissima!
è sicuramente ottimo con il formaggio un po' meno con le zuppe, con il salmone marinato, il gravlax deve essere ottimo e siccome l'ho appena fatto proverò a fare questo delizioso e croccante pane...un abbraccio carissima Ornella, le foto sono sempre belle
RispondiEliminaE' sempre un piacere leggerti Ornella e questo pane mi piace molto. Con questi post mi fai venir voglia di trasferirmi da quelle parti!! Buona giornata buia :DDD
RispondiEliminaAnche a me viene voglia di mangiare il tuo pane con qualche formaggio o salume davanti al camino acceso poi, mentre fuori nevica.... ho sentito per tele proprio oggi che avete un'ondata eccezionale di neve vero? sicuramente la buona compagnia aiuta a riscaldare anche il cuore.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Daniela
Ciao Ornella!
RispondiEliminaImmagino! Durante l'inverno è complicato fotografare qui, figuriamoci lì! :)
Questo pane è straordinario!
Un abbraccio cara, a presto!
Wow, mi ispira un sacco questo finto carasau, che bello che tu stia imparando anche il norvegese, non vedo l'ora di vedere un tuo reportage primaverile sulla campagna che ti circonda! un bacione!!
RispondiEliminaInteressanti davvero!
RispondiEliminaLi proverò a fare senza glutine, magari servendoli con del salmone affumicato.
Buona settimana e a rileggerci presto sempre tra ricette, pensieri e sorrisi :-D
mi è scappato l'occhio su queste meraviglie.... sono assolutamente da provare anche se magari non trovo i due tipi di farina di segale... grazie!
RispondiEliminaSono irresistibili Elena! Puoi usare farina di segale di un solo tipo :-) Baci
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