Dolce di Capodanno: la vasilopita
Si racconta che l'usanza di preparare la vasilopita ebbe origine nella città di Cesarea, in Cappadocia, circa 1600 anni fa, all'epoca del vescovo Basilio il Grande.
Ai quei tempi si viveva in perfetta armonia se non fosse stato per un generale tiranno della zona che pretendeva di avere tutti i tesori della città, altrimenti minacciava di occuparla e distruggerla.
Basilio il Grande non cessò mai di pregare per evitare questa catastrofe.. Un mattino il generale circondò la città con la sua armata e chiese in consegna tutto l'oro e gli oggetti preziosi ma il vescovo gli rispose che gli abitanti non possedevano assolutamente nulla, erano poveri, allorché fu minacciato di morte.
Il fedele popolo accorse subito in aiuto dell'amato vescovo portandosi appresso tutti i beni che avevano riposti in un fagotto che lui non esitò a consegnare al generale tiranno.
Come per miracolo, all'atto di aprire il fagotto, un fortissimo bagliore, provocato da San Mercurio assieme agli Angeli, fece sparire il tiranno e la sua armata. Il vescovo Basilio quindi, al fine di ridistribuire in maniera equa ai cittadini ciò che avevano dato, s'inventò di fare impastare i loro beni preziosi in mezzo a dei pani dolci e quindi distribuirli al popolo. La leggenda narra che ognuno ebbe indietro esattamente quello che aveva donato...
La vassilopita si prepara per il giorno di Capodanno. La torta viene tagliata dal capofamiglia e in questo ordine gerarchico: la prima fetta è di Gesù, la seconda è della casa, la terza del capofamiglia, la quarta del coniuge, poi dei figli, nipoti, sempre in ordine di età. Perciò la vasilopita viene tagliata in tante fette quanti sono i componenti della famiglia, più due.
La monetina diventerà il portafortuna di tutto l'anno per colui che la troverà nella fetta! E' ovvio che se la monetina capiterà nella fetta di Gesù o della casa tutta la famiglia sarà benedetta.
Lo sapevate che San Basilio per i bambini greci è Babbo Natale ed arriva la notte di Capodanno?
Ingredienti:
(ricetta dei cuochi di San Basilio.....perciò usare il bicchiere di Nut***a per misurare; come.... c'era anche a i quei tempi??!!). Fra parentesi le mie variazioni.
1 bicchiere di burro a temperatura ambiente
2 bicchieri di zucchero
1 bicchiere di yogurt greco
5 uova
2-3 bustine di vanillina (io, i semi di un baccello)
500 g di farina auto lievitante
1 bicchiere di noci tritate
1 bicchiere di uvetta lavata ed asciugata
1 pizzico di sale
Sbattere il burro con le fruste finché non diventa bianco e spumoso. Aggiungere le uova, una alla volta, lo zucchero..e tutti gli altri ingredienti. Per ultimo unire le noci e l'uvetta leggermente infarinata. Mescolare bene. Imburrare ed infarinare uno stampo da dolci, meglio se con l'apertura, e versare il composto.
Lavare una moneta ed avvolgerla nell'alluminio. Quindi inserirla a caso ma verso il bordo del dolce. Infornare a 180°C per 40-45 minuti (fare la prova stecchino). Una volta raffreddata disporla su un piatto e far cadere un'abbondante nevicata di zucchero a velo.
Si usa scrivere l'anno nuovo sopra il dolce, nel modo che preferite: il più semplice è usare uno stecchino da spiedini!
Che splendida leggenda, non ci crederai ma mi sono commossa, non lo so, sarà questo paesaggio innevato e silenzioso ma in questi giorni vivo come su una nuvola...che bello, un bacio.
RispondiEliminaChe bella questa storia...mi ricorda un po' le storie che mi raccontava mio nonno quando ero piccola...
RispondiEliminaE questo dolce deve essere prorpio buono!!
Ciao buona domenica!
Avevo visto una ricetta per Vasilopita qualche giorno fa, e mi aveva incuriosito per la sua semplicità. Non conoscevo la storia, però, è stato molto bello leggerla e imparare qualcosa di nuovo.
RispondiEliminaChe bella tesoro la storia di questo dolce che non conoscevo ma che dev'essere anche molto buono. La monetina all'interno mi ricorda un po' la "galette de rois" anche se ha un significato completamente diverso. Un bacione grande, buona domenica
RispondiEliminaWow!! Questa la potrei fare anche io:) Vasilopita, mai sentita nominare giuro... bella scoperta il tuo blog, thanks:)
RispondiEliminaciao passo per un saluto e per augurarti una bella domenica....chissà se nivecherà ancora come hanno detto...io intanto ho la cervicale che non mi da tregua.
RispondiEliminacomplimenti per i tuoi bei post.
ciaoooooo
chee bella tradizione! e che bella ricetta, credo che la farò questo natale!
RispondiEliminaI dolci con le noci mi piacciono un sacco! Quando hanno anche una storia diventano interessanti, indimenticabili. Simpatica l'idea di far trovare la moneta, bell'idea per Capodanno, tengo presente. Ciao!
RispondiEliminaQué hermosa presentación!!! Y esa porción se vé maravillosa...Muy tentadora, suave y rica!!! Un abrazo grande!!!
RispondiEliminaMa tutti tu li conosci questi dolci natalizi!!! Ma come fai!?! Comunque, sul tuo commento che il bicchiere di Nut... ci fosse già a quei tempi mi sono fatta un sacco di risate ;)))
RispondiEliminaun dolce e una storia...ecco adoro questi dolci che hanno tanto da raccontare e devo dire che è anche di una delizia tesoro|!!!bacioni grandisssssssimi,imma
RispondiEliminaOh cariiiiisma!!!, que bizcocho tan hermoso!, me encanta su historia, mucho!. Es una hermosa tradicion y creo que lo voy a hacer para mis hijas, pero con dos monedas, me entiendes, verdad;).
RispondiEliminaQue foto tan bonita has hecho cariño!!
Hoy si que te escribo seguro!!!
Mil besitos llenos de cariño para ti!
Che belli questi dolci che hanno un storia, che scaldano il cuore ogni anno nel riproporli ! In Francia per befana fanno una ciambella con dentro una sorpresina che è di buon augurio per chi a trova. Il gioco in cucina mi affascina sempre ! Un abbraccione !!!
RispondiEliminaChe bellissimo dolce!!
RispondiEliminaComplimenti è davvero troppo goloso!!
un bacione Anna
il racconto è molto bello, come sempre queste leggende, e il dolce splendido.
RispondiEliminaquesti dolci natalizi, in cui si legge come in trasparenza, nella trama della ricetta, la povertà di una volta, quando spezie, canditi e simili si mangiavano una volta l'anno, mi commuovono...
grazie per aver condiviso con noi tutto ciò!
Sono felice che la vasilopita vi piaccia; è bello condividere le tradizioni e con esse miti e leggende! Grazie a tutte!
RispondiElimina@ Veru
@ IsA, spero che la cervicale sia già un ricordo!
@ Dana
lieta di conoscervi!
Un abbraccio a tutte e buon inizio settimana!
Un dolce meraviglioso pieno di fascino e di storia!!!Baciotto!
RispondiEliminaChe storia bellissima Ornella.
RispondiEliminaMi piace quando ci racconti le tradizioni del tuo paese d'adozione. Io delle mie ne so così poche di storie :(
E' un peccato.
Comunque, fantastico questo dolce e bello che ci sia una sorta di rituale al momento di mangiarlo. Lo rende speciale e molto simbolico.
Un bacione
Ornella queste sono le ricette che mi fanno impazzire...Che bella! Farò una sorpresa ai miei amici proponendo un pezzettino di Grecia anche a natale :-) un abbraccio e complimenti davvero s
RispondiEliminaRacconti e dolci: questo è Natale!
RispondiEliminaSei sempre un pò magica, amica mia.
un bacio
leggere di tradizioni e pensare di assaporare il profumo dei dolci, fa subito natale... auguri!
RispondiEliminabellissimo leggere delle tradizioni altrui e questa poi da come distingue l'ordine dei presenti nel distribuire la torta è sicuramente molto antica.....e sicuramente buona, buon lavoro biscottiero, :-) ciauzzzzzzz
RispondiEliminaTutto favoloso: leggenda e dolce! :-)
RispondiEliminaUna leggenda bellissima e un dolce che deve essere squisito. Assolutamente da rifare, bacioni e buone feste
RispondiEliminaGrazie Ornella..per avermi fatto
RispondiEliminaconoscere questo buonissimo dolce
e le sue leggendarie origini..
Augurissi a te e famiglia..
BUON NATALE!!
un abbraccio
Enza